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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Piccolo grande uomo

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"Non è niente male il tappetto. Quel tipo ha del talento" (Theo van Rysselberghe su Toulouse-Lautrec). Parigi era il centro artistico del mondo. Esporre nella capitale francese significava per molti artisti il raggiungimento della fama, significava aver fatto capire a tutti di che pasta eri fatto, che valevi qualcosa. Ma Parigi non era solo questo. Aveva il suo lato non convenzionale che permetteva piaceri di ogni genere: l'alcool , la prostituzione , il ballo , feste sfrenate . Di certo non l'ambiente più adatto ad un signore di nobili origini. Eppure si narra a Montmartre di un curioso ometto con la bombetta che sprizzava talento e si addentrava sempre di più nelle focosi notti parigine. Henri-Marie-Raymond de Toulouse-Lautrec-Montfa nacque in una famiglia aristocratica presso Albi il 24 novembre del 1864. Residente in un castello dai contorni fiabeschi e figlio di due cugini di primo grado, il giovane Henri venne al mondo con una grave malattia alle ossa e

Il fregio della vita

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"L'arte è il sangue del nostro cuore" (Edvard Munch). Esistono artisti che nei loro quadri esprimono il loro pensiero pittorico, le loro idee e i loro obiettivi. Altri invece scelgono di rappresentare temi ricorrenti come l'amore e la povertà in maniera diretta e semplice. Oppure c'è chi ha scelto di servirsi delle immagini più assurde per dare libero sfogo alla propria fantasia. Però esiste anche chi ha scelto di raccontare la devastazione del proprio animo attraverso immagini turbanti e talvolta inquietanti, che provocano una sublime senso di angoscia . Beh, se con un quadro riesci a scatenare questo turbinio di emozioni vuol dire che sei riuscito a diventare un tutt'uno con la tela e che hai narrato la tua vita con maestria, scendendo nei meandri più oscuri dei tuoi ricordi. Edvard Munch nacque in Norvegia, a Loten , il 12 dicembre del 1863. Solamente un anno dopo la sua famiglia si trasferì per motivi lavorativi ad Oslo e a seguire accaddero dive

Vivere male per dipingere bene

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"Costui o diventerà pazzo, o ci farà mangiare la polvere a tutti quanti. Se poi farà l'uno e l'altro, non sono in grado di prevederlo" (Camille Pissarro su Vincent van Gogh). Con Van Gogh inizia il dramma dell'artista che si sente escluso dalla società e che decide di rinchiudersi in un mondo proprio portando avanti con fermezza le proprie idee. Si tratta di una mente geniale, che si interroga sul significato dell'esistenza e del suo compito tra gli uomini. Van Gogh era un uomo con dei sogni, dei nobili sogni la cui incapacità nel realizzarsi lo hanno portato a rivoltarsi contro tutti. Una rivolta che lo porterà nell'olimpo post mortem. Vincent Willem van Gogh nacque il 30 marzo del 1853 in Olanda, nel Brabante settentrionale. Figlio di un pastore protestante, era il più grande di sei fratelli tra cui Theo van Gogh.  Nel 1869 terminò gli studi e partì per L'Aia , dove si impiegò come commesso nella succursale della casa d'arte parigina

Come un figlio

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"Il girasole è mio" (Van Gogh a suo fratello Theo) La geniale mente di Van Gogh , come sappiamo, è riuscita a partorire opere che oggi hanno un valore inestimabile. I suoi ritratti e autoritratti, ma anche i suoi paesaggi sospesi tra realtà e immaginario rimangono impressi nella mente di chiunque li osservi, grazie anche ad un uso pressoché impeccabile dei colori. Ebbene, tra i suoi quadri più famosi e carichi di sentimenti remoti troviamo la serie dei dodici girasoli dipinti tra il 1888 e il 1889 . Dei dodici lavori dell'artista olandese alcuni fanno parte di collezioni private, mentre altri possiamo ammirarli in alcuni dei musei più importanti al mondo, dagli Stati Uniti alla Francia passando naturalmente per la terra dei tulipani. Partiamo subito dal presupposto che Van Gogh era a suo modo un cultore dell'arte e in ogni sua opera notiamo sempre un influsso esterno. Tale cosa vale anche per i girasoli, la cui rappresentazione è stata fortemente influenzat

Te faruru

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"Guardate i giapponesi, che pure dipingono in modo ammirevole e vedrete una vita all'aria aperta e al sole, senza ombre..." (Paul Gauguin). Spesso la vita riserva delusioni, abbattimenti, riprese e momenti di frustrazione, e non c'è cosa più bella che viverli con la consapevolezza di stare intraprendendo la strada giusta. Probabilmente quella che ci farà sentire eterni. Eugène-Henri-Paul Gauguin nasce a Parigi il 7 giugno del 1848, anno dello scoppio di numerosi moti rivoluzionari in tutta Europa. Rimasto precocemente orfano di padre va a vivere in Perù con la madre e la sorella a soli tre anni e, approfittando della condizione sociale di prestigio di cui godeva suo zio discendente dei Moscoso, trascorre la prima infanzia nel benessere più totale, in un paese pittoresco che rimarrà per sempre impresso nella sua memoria. A seguito del ritorno a Parigi, alcuni viaggi con la marina mercantile e la perdita della madre, Paul si avvicina al mondo della pittura

Equilibrio astratto

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"Ritengo che sia possibile ottenere un'opera d'arte tanto forte quanto vera grazie a delle linee orizzontali e verticali utilizzate in modo consapevole ma non calcolato, tracciate con grande intuizione e costruite con armonia e ritmo" (Piet Mondrian). L' Astrattismo  è un'altra avanguardia molto famosa, che purtroppo la maggior parte della gente associa a qualche composizione di  Vasilij Kandinskij . Certo, il russo è stato il maggior esponente di questo " melting pot " di avanguardie, ma bisogna ricordare anche il contributo dalle sfumature teosofiche dell'olandese  Piet Mondrian . Costui viene identificato principalmente con la corrente pittorica e architettonica del Neoplasticismo e in effetti è lui che dobbiamo ringraziare per la nascita del movimento " De Stijl ", fulcro degli artisti neoplasticisti di scuola olandese. Pieter Cornelis Mondriaan, come completo e d'origine, nacque il 7 maggio del 1872 ad Amersfoort, un

La verità fa male

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"I miei dipinti sono allegorie, non ritratti" (Ernst Ludwig Kirchner). Contemporaneamente al Fauvismo in Francia si diffonde in Germania una forma d'arte molto particolare, carica di critica, pensieri negativi e soprattutto espressiva . Tale arte non poté che chiamarsi Espressionismo . Si tratta di un'arte con toni molto duri , che abolisce il chiaroscuro e traspone su tela in modo immediato i sentimenti dell'artista. I soggetti preferiti sono problemi sociali , il drammatico e la realtà.  L'Espressionismo tedesco discende dal gruppo chiamato Die Brücke (Il ponte), ponendosi come un co llega mento tra arte passata e futura. In origine il gruppo era formato in origine da Fritz Belyl, Erich Heckel, Karl Schmidt-Ruttluff e soprattutto Ernst Ludwig Kirchner . Kirchner cercherà di rappresentare tutto il tormento dell'epoca e piaghe sociali quali la prostituzione e il degrado dei ceti più poveri. Costui riuscirà nel suo intento e porrà le basi per l&