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La Vienna d'oro

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 "Chi sa vedere le cose belle è perché ha la bellezza dentro di sé" (Gustav Klimt). Gustav Klimt nasce nel 1862 a Baumgarten, sobborgo di Vienna, ed è il secondo di 7 figli di Franz Klimt e Anna Finster. Mostrò sin da subito, così come i fratelli e le sorelle, una forte predisposizione artistica, e malgrado la situazione economica non proprio agevole iniziò a frequentare nel 1876 la Scuola di Arti e Mestieri del Museo Imperiale e Rea le Austriaco di Arte e Industria, in particolare il corso di specializzazione in pittura ma senza tralasciare altre tecniche come il mosaico e la ceramica. Nel 1879 fondò insieme al fratello Ernst e al compagno di studi Franz Matsch la Kunstler-Compagnie, un gruppo di artisti specializzato nella realizzazione di dipinti su pareti e soffitti per i teatri della città. Le commissioni non tardarono ad arrivare, come ad esempio quella per la scala monumentale del Burgtheater di Vienna e del Kunsthistorisches Museum, ricevendo anche riconoscimenti imp

Logica surreale

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"Lo spettacolo del cielo mi sconvolge. Mi sconvolge vedere, in un cielo immenso, la falce della luna o il sole. Nei miei quadri, del resto, vi sono minuscole forme in grandi spazi vuoti" (Joan Mirò). Nell'ambito della pittura surrealista, Mirò è stato assieme a Dalì colui che ha meglio saputo meglio di chiunque altro rappresentare il " surreale ", creando paesaggi e scenari onirici e carichi di colore, ma andò oltre. Diversi critici e scrittori tra cui André Breton lo considerano il più surrealista tra i surrealisti, arrivando ad una completa negazione della pittura e dello stile tradizionale. A differenza di Dalì, inoltre, l' influenza di correnti avanguardiste precedenti e contemporanee è ancor più marcata, rendendolo uno degli ultimi baluardi della pittura del '900, la quale ha poi lasciato spazio alle estremizzazioni del nuovo millennio. Joan Mirò nacque il 20 aprile del 1893, a Barcellona, da un'umile famiglia che tentò invano di avv

Incomparabili

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"Paragonare Turner e Constable è come paragonare Mark Rothko e Lucian Freud" (Mark Evans). Spesso la storia dell'arte ha riservato paragoni azzardati che mai hanno trovato un chiarimento definitivo, vuoi perché il paragone è stato fatto usando i termini sbagliati, o vuoi perché nessuno è stato in grado di dare la risposta più appropriata. A rientrare appieno in entrambe le categorie è sicuramente un dibattito nato durante la Summer Exhibition del 1832, un paragone che volendolo semplificare per un bambino delle elementari risulterebbe come "Chi è più bravo tra William Turner e John Constable?" William Turner , nato a Londra nel 1775, è stato uno dei pittori di spicco del Romanticismo inglese, per il suo modo unico di rappresentare i paesaggi immergendoli in atmosfere quasi surreali. Basso e grassoccio, figlio di un umile barbiere, preferì non sposarsi mai e avere come compagna di vita la pittura. Compì gli studi nella Royal Academy e nelle sue rappr

Il mondo a puntini

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"Alcuni dicono che vedono la poesia nei miei quadri, io vi vedo solo la scienza" (Georges Seurat). Seurat è uno dei tanti pittori, così come Gauguin, Van Gogh e Cezanne tra gli altri, che hanno avuto un inizio impressionista e hanno deciso in un secondo momento di seguire una strada nuova fatta di sperimentazioni e innovazioni. Cezanne ad esempio si è reso pioniere della pittura cubista, Gauguin con le sue campiture antinaturalistiche ha anticipato i fauves, mentre Van Gogh col suo stile libero e immediato ha posto le basi per l'esperienza espressionista. Seurat rappresenta forse un caso più unico del genere, ha infatti dato la vita. i massimi fasti , e forse anche la morte, ad una delle esperienze artistiche più affascinanti e dibattute del tempo: le pointillisme . Letteralmente " puntinismo ", tale tecnica pittorica è meglio conosciuta come divisionismo , e vide i suoi albori agli inizi degli anni 80 del diciannovesimo secolo con due giovani pittori, S

Claro y oscuro

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"Il sonno della ragione genera mostri" (Francisco Goya). Il '700 è un secolo un po' interlocutorio per quanto riguarda la storia dell'arte, con fenomeni quali Neoclassicismo e Rococò che avranno il loro momento di gloria per quasi un secolo per poi lasciare posto ad un'esplosione di libertà e creatività artistica che farà da padrone per i due secoli successivi. Possiamo annoverare in questo periodo talenti come Hogarth , David , ma soprattutto Goya , probabilmente il vero sovrano dell'arte settecentesca, tralasciando ovviamente un pezzo da novanta come il "nuovo Fidia" Antonio Canova , scultore neoclassico e rivoluzionario nel suo settore. Francisco José de Goya y Lucientes ha il suo primo natale in Aragona, a Fuendetodos il 30 marzo del 1746 , da dove poi si trasferì a Saragozza frequentando un collegio di padri. Tuttavia più che essere interessato ad argomenti di materia teologica e filosofica, Goya si mostrava piuttosto annoiato , e ci

Alternativi

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"Insino nel ventre di sua madre era pittore" (Giorgione su Tiziano). Dopo la caduta di Firenze, Nel '500 Venezia rimase l'unico stato italiano indipendente . La scoperta delle Americhe l'avevano esclusa dalle nuove rotte atlantiche, per cui la Serenissima attuò una politica territoriale più aggressiva. Non risentendo ancora delle incombenze turche e della crisi economica, la Repubblica ribadì la propria diversità in campo artistico, nel quale tra l'altro era sempre stata più vicina ai modelli bizantini, e rinnegò tutte le varie rivoluzioni rinascimentali tipiche di Firenze e Roma con protagonisti tra gli altri Michelangelo, Raffaello e Leonardo. Fu così che si creò un certo ceto sociale, piuttosto ricco , che permise di venir fuori a molti intellettuali e pensieri artistici che vanno a costituire il cosidetto Rinascimento Veneziano . Si hanno poche notizie certe di Giorgione , considerato il capostipite della nuova scuola veneziana. Nacque a Castelfr

Incontro tra mondi

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"Hokusai non è solo un artista fra altri nel mondo fluttuante, è un'isola, un continente, da solo un mondo" (Edgar Degas). Nell'ultima parte dell'800, in seguito alla rivoluzione Meiji , in Giappone si verificò un cambio di mentalità dovuto a ragioni specialmente di natura economica. Questa rinnovamento portò alla fine dell'isolamento, con l'esportazione ed importazione di alcune tecniche artistiche e pittoriche. Il Sol Levante ne guadagnò nell'ambito della fotografia per esempio, mentre l'Europa e più in particolare la Francia vennero a contatto con la disarmante bellezza delle stampe ukiyo-e , che furono alla base del fenomeno conosciuto come Japonisme . Il termine Japonisme fu utilizzato per la prima volta nel 1873 dal critico d'arte francese Philippe Burty per indicare quella grande influenza che le arti figurative giapponesi ebbero in Europa nella seconda metà del XIV secolo. Le prime contaminazioni si ebbero grazie a Isaac T