Il mondo a puntini

"Alcuni dicono che vedono la poesia nei miei quadri, io vi vedo solo la scienza" (Georges Seurat).


Seurat è uno dei tanti pittori, così come Gauguin, Van Gogh e Cezanne tra gli altri, che hanno avuto un inizio impressionista e hanno deciso in un secondo momento di seguire una strada nuova fatta di sperimentazioni e innovazioni. Cezanne ad esempio si è reso pioniere della pittura cubista, Gauguin con le sue campiture antinaturalistiche ha anticipato i fauves, mentre Van Gogh col suo stile libero e immediato ha posto le basi per l'esperienza espressionista. Seurat rappresenta forse un caso più unico del genere, ha infatti dato la vita. i massimi fasti, e forse anche la morte, ad una delle esperienze artistiche più affascinanti e dibattute del tempo: le pointillisme.

Letteralmente "puntinismo", tale tecnica pittorica è meglio conosciuta come divisionismo, e vide i suoi albori agli inizi degli anni 80 del diciannovesimo secolo con due giovani pittori, Signac e appunto il ben più celebre Georges Seurat, nato a Parigi nel 1859. Intrapresi sin da piccolo gli studi di pittura e disegno, Seurat fu affascinato così come dalla pittura anche dalle recenti scoperte scientifiche. In questo senso un incontro importante avvenne con gli studi di Chevreul, che fece studi sulla cromatica ed esponendo la teoria del contrasto simultaneo, per cui due colori complementari avvicinati tra di loro si rafforzano a vicenda, e la teoria della ricomposizione retinica, per la quale i colori solo accostati sulla tela vengono fusi dall'occhio. Seurat sfruttò queste teorie per dar vita alla pittura puntinista e tra i primi innovativi dipinti ricordiamo "Une baignade a Asnieres


Il tema e le tecniche sono impressionisti, tra l'altro aveva già conosciuto Monet e compagnia, ma la tela è di grandi dimensioni e ciò stona con la pittura en plein air, infatti l'opera fu realizzata in atelier nel 1884 a seguito di una serie di sopralluoghi e bozzetti fatti da Seurat sulla riva della Senna, poco distante dalla Grande Jatte. Il prato e gli alberi sono realizzati con l'immediatezza tipica degli impressionisti, mentre le figure umane hanno un portamento statuario e sono realizzate con minuscoli puntini, così come il resto del paesaggio. Puntini che all'occhio umano appaiono come impercettibili. Le figure immobili rimembrano i soggetti di Piero della Francesca, infatti all'epoca Seurat stava studiando approfonditamente l'artista italiano.


Realizzata invece nel 1885, "Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande Jatte" rappresenta forse il capolavoro tecnico e simbolico di Seurat. Realizzata con una quantità di puntini pressoché infinita, tale opera mostra come diversi membri dell'alta borghesia francese spendessero il loro tempo in tranquillità e riposo su quest isola presente nella Senna, che era riconosciuta come meta per rilassarsi e allontanarsi dalle fatiche della settimana. Questo dipinto fu esposto all'ultima mostra degli impressionisti e anche in questo caso Seurat fece molti bozzetti. La tela è di grandi dimensioni e la disposizione dei soggetti è molto scenografica e particolarmente geometrica e precisa.

"Une baignade a Asnieres" e "Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande Jatte" hanno un legame più profondo di quel che sembra. Osservati nel dettaglio, i soggetti del secondo dipinto appaiono molto bizzarri: una nobildonna porta a spasso addirittura una scimmietta, un'altra donna sta pescando in abiti formali. La presenza della scimmia semplicemente mostra come la borghesia dell'epoca fosse una classe che viveva di capricci e bisogni frivoli, mentre la donna che pesca può essere considerata un allusione alla prostituzione che caratterizzava l'isola all'epoca, quindi si tratterebbe di una donna cacciatrice di uomini. Inoltre, salta all'occhio la grande ombra che copre buona parte del secondo dipinto, eccetto alcuni individui in prevalenza bambini. La bambina vestita di bianco al centro guarda direttamente l'osservatore e la sua veste richiama alla purezza, una purezza che purtroppo è scomparsa nella frivola borghesia, la quale appunto è avvolta nell'ombra. 

Tutto ciò appare come una forte critica verso la borghesia francese dell'epoca, e ancor più particolare si rivela l'accostare entrambe le tele una vicina all'altra. Sembra quasi di creare una scena unica, con gli esponenti della classe operaia del primo dipinto, facilmente riconoscibili dagli indumenti, che guardano con uno sguardo fisso e quasi di sfida coloro che si trovano sopra loro nella società. Seurat con queste due tele ci ha forse mostrato la profonda spaccatura all'epoca presenta nella società francese tra borghesia e proletariato


L'interesse per la scienza e le recenti scoperte non abbandonò mai Seurat, il quale differisce dagli impressionisti proprio per quest attenta analisi della sua pittura. La conoscenza dello scienziato Henry gli fece conoscere la sua teoria riguardo a come linee e colori possono suscitare emozioni nell'osservatore. "Il circo" fu realizzato nell'anno della prematura morte del pittore, nel 1891, e mostra per la prima volta le tecniche puntiniste, da sempre sfruttate per aumentare la luminosità degli ambienti aperti, utilizzate in un ambiente chiuso con luce artificiale. In accordo con la teoria di Henry, vengono utilizzate molte linee ascensionali e colori caldi, perché entrambi garantivano una sensazione di dinamismo e vivacità tipiche di un circo. Non manca anche la denuncia sociale, con la disposizione del pubblico sugli spalti ce mostra la classe di appartenenza. 

Seurat ha mostrato nelle sue opere quella scientificità che forse abbiamo potuto riscontrare, in tempi moderni, solo con i cubisti. La creazione di un perfetto connubio tra arte e scienza è sicuramente uno dei meriti di questo pittore che ci ha lasciato troppo presto, senza avere la possibilità di regalarci altri capolavori. La denuncia sociale è sempre stata presente, aspetto che forse gli impressionisti puri avevano dimenticato o volutamente ignorato, ma che almeno all'epoca non poteva essere ignorato. Il puntinismo ha avuto quindi i suoi fasti migliori con quello che è stato il suo iniziatore, la si potrebbe definire una vera e propria avanguardia delle avanguardie


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