La bellezza delle belve

"La nostra è un'arte dove il colore si rende autonomo rispetto al soggetto" (Henri Matisse).

All'inizio del '900, smaltita la sbornia dell'impressionismo, in letteratura così come in arte si diffonde un senso della fine. Le idee positive dell'800 decadono, mentre tutte le certezze crollano e il mondo è sconvolto da due conflitti mondiali. Gli artisti interpretano questo clima mutando il loro linguaggio e dando vita ad una serie di movimenti che rivoluzionano l'arte moderna. Stiamo parlando delle avanguardie storiche e il Fauvismo è una di esse, se non la prima.



Il vice-direttore del salon d'automne di Parigi George Desvallières decise nel 1905 di riunire attraverso una mostra le opere di un gruppo di artisti che conobbe nell'atelier di Gustave Moreau. Tra le opere presentate troviamo "Donna col cappello" di Matisse.                                                             
Il nome di questa corrente artistica venne coniato involontariamente, Leroy docet, dal critico Louis Vauxcelles, il quale partecipando alla mostra rimase colpito in negativo dai quadri esposti e definì la sala una "cage aux fauves", essendo per lui rozzo e selvaggio il modo con cui veniva usato il colore.  
Fauves significa belve, e fauvismo diventò il nome adatto ad identificare questa cerchia di artisti che rimase attiva solo fino al 1908, ma che aiutò a fornire una nuova visione dell'uso del colore.


Henri Matisse, esponente di punta del movimento cerca di dirci che nei quadri fauvisti il colore non è più strettamente legato al soggetto, ma riesce ad avere un significato proprio, una propria autonomia. Ne è un esempio il quadro "Lusso, calma e voluttà", un piccolo capolavoro nel quale si abbonda di rosso per esprimere la sensazione di una giornata calda e afosa.



Altra particolarità del Fauvismo è l'utilizzo delle campidure, ovvero la stesura di zone piatte di colore delimitate da contorni. Un esempio rilevante lo troviamo nel quadro "Gioia di vivere".                        
Altro quadro di Matisse dove si utilizzano le campidure è "La danza", dove si riesce ad ottenere il massimo risultato espressivo col minimo dei mezzi, poiché vengono utilizzati solo tre colori; rosso, blu e verde.



Con il Fauvismo inizia un'epoca di sperimentazioni, di stravolgimenti e soprattutto di ricerca continua del significato astratto.






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