Un'arte interiore

"Una passione sfrenata per l'arte è un cancro che divora ogni altra cosa" (Charles Baudelaire).

Il Simbolismo è stato, nel periodo post-impressionismo, una delle correnti pittoriche più innovative e diffuse. Redon, Moreau, ma anche Bernard e Gauguin, hanno fornito una nuova concezione su cosa rappresenta il soggetto e su come il colore vada interpretato. L'esperienza simbolista ha poi avuto un seguito con la nascita di nuove scuole di pensiero e movimenti come l'Espressionismo e l'Astrattismo. Un altro ramo del Simbolismo è rappresento da un gruppo di pittori attivo sul finire dell'800 e che unisce fondamentalmente l'istintività dell'Impressionismo con il significato figurato tipico del Simbolismo. Stiamo parlando dei Nabis.



Il giovane Paul Sérusier, nato a Parigi nel 1864, colse l'occasione di dipingere en plein air con Paul Gauguin in occasione del secondo soggiorno del 1888 a Pont-Aven di quest ultimo. Come sappiamo, Gauguin viene associato alla corrente pittorica del Simbolismo, grazie al suo uso "simbolico" del colore per rimandare a secondi concetti. Ebbene, Sérusier riuscì a trarre diversi spunti sull'uso del colore dipingendo infine "Bosco d'amore a Pont-Aven", opera conosciuta universalmente come "Il Talismano". 



Gauguin suggerì a Sérusier di provare a discostarsi dalla realtà cercando di rappresentare una visione più onirica e interiore, il risultato ne è stato un'opera a metà tra reale e astratto. Realizzato su una scatola di sigari in legno, il quadro raffigura per l'appunto un bosco con un fiume. Nonostante il colore non sia messo con grande ordine, Sérusier riesce comunque a dare l'idea di quel che volesse dipingere, infatti sono molto realistici e ben riusciti anche i riflessi degli alberi nell'acqua del fiume. Quando tornò Parigi lo mostrò ai suoi compagni Denis, Bonnard, Ibels e Ranson, che ne rimasero affascinati a tal punto da battezzarlo "talismano". Tale opera fu anche d'ispirazione per la formazione del gruppo chiamato Nabis, che significa "profeti".



Il gruppo di giovani artisti vedeva in questo nuovo modo di concepire l'arte una sorta di liberazione perché non c'era più l'obbligo di descrivere un soggetto preciso, ma si doveva dar libero sfogo ai sentimenti repressi e alla propria interiorità. I membri del gruppo erano anche molto interessati alla letteratura, specialmente a Baudelaire, e alla musica. Il gruppo aveva una struttura che potremmo definire di tipo religioso, con Paul Sérusier che ovviamente svolgeva il ruolo di iniziatore e guida, come possiamo vedere nel dipinto presente sopra realizzato da Paul Ranson. Come prova della loro iniziazione e della loro appartenenza al movimento, i pittori, scultori e poeti  del gruppo si diedero dei nomi di battesimo. Per esempio Ranson era "le nabi très japonard", poiché fu influenzato dall'arte giapponese.  



I Nabis furono attivi con qualche mostra, anche se diffusero il loro pensiero perlopiù su riviste come Revue Blanche e nelle loro opere è evidente l'influenza degli affreschi italiani e delle stampe giapponesi. Il gruppo iniziò a sfaldarsi e nel 1900, dopo l'ultima mostra, il gruppo si sciolse definitivamente. I Nabis hanno avuto vita breve, ma le loro idee erano destinate a durare nel tempo per essere riprese e ampliate. Ne è un esempio il Fauvismo, dove il colore diventa il soggetto centrale per dar sfogo a se stessi e alle proprie emozioni, proprio come era avvenuto ne "Il Talismano".  








  

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