Concetto divino

"In un bacio, saprai tutto quello che è stato taciuto" (Pablo Neruda).

Esistono momenti che una persona si porterà per sempre dietro e ricorderà con affetto per tutta la vita. Questi momenti potranno durare anche solo qualche secondo ma rimarrà fortissimo il loro valore, la loro importanza.
Basti pensare a due innamorati che non potendo coronare il loro sogno d'amore si rifugiano in un abbraccio o una carezza, immaginando che quei momenti siano infiniti e caratterizzati da un'aura celestiale.
Quando ci si innamora tutto è difficile da spiegare e il mondo viene visto come un paradiso divino, un luogo dove si possono realizzare i propri desideri assieme alla persona amata.
Tutti gli artisti hanno sempre provato, rimanendo fedeli al loro stile, a rappresentare il concetto dell'amore che racchiude tutte queste sensazioni. Spesso e volentieri ciò avveniva con le più classiche delle scene, un bacio.



"Il bacio con la finestra", dipinto realizzato nel 1892 da Edvard Munch, rappresenta un bacio diverso dai canoni tradizionali. Munch inserì questo dipinto nel "Fregio della vita" e quindi è facilmente comprensibile la sua atmosfera cupa e malinconica. Le due figure sono decentrate e la scena è occupata quasi completamente dalla finestra, sulla loro destra. Il bacio sembra un'azione forzata mentre ad avere più importanza pare sia l'abbraccio, qui inteso come una fusione dei due corpi. La scena fa pensare ad un amore di vecchia data, risvegliato improvvisamente da un incontro casuale in una casa poco illuminata. Il romanticismo e la tenerezza sono assenti e lasciano posto ad un contatto freddo ma sensuale. In quest'opera possiamo cogliere ogni singola sfumatura del carattere triste dell'artista.


Sicuramente uno dei baci più famosi dell'arte moderna, quest'opera di Francesco Hayez risalente al 1859 è il simbolo del  Romanticismo italiano. L'ambientazione è semplice e fa pensare all'interno di un palazzo o di una città. I due innamorati si stringono con passione trascorrendo quello che probabilmente sarà il loro ultimo istante insieme. Infatti il piede del ragazzo è appoggiato sulle scalinate quasi a voler indicare un'imminente partenza. La ragazza, che vorrebbe rimanere con lui per sempre, stringe con tutta se stessa l'amato. Il ragazzo invece l'accarezza dolcemente, quasi rassegnato dal loro destino.


Klimt realizzò questo bacio nel 1907 e divenne in poco tempo il simbolo della Belle époque. Fa parte del periodo aureo di Klimt per via dell'uso massiccio dell'oro e in particolare per gli sfondi. I due innamorati si trovano in uno scenario astratto, con la donna che chiude gli occhi e si fa baciare sulla guancia dall'uomo, il quale lascia intravedere il profilo e stringe forte l'amata come se fosse il suo tesoro, il suo tutto. Inoltre un'altra particolarità è il fatto che l'uomo è ricoperto di figure geometriche spigolose bianche e nere, mentre la donna presenta dei cerchi colorati. Ciò potrebbe far pensare a delle differenze tra i due, le quali sono sintetizzate nella splendida coperta dorata che li avvolge, quasi a renderli un unico essere.


Senza dubbio uno dei baci più controversi della storia dell'arte, questo quadro del 1928 di Magritte intitolato "Gli amanti" fornisce nuovi spunti per rappresentare ed analizzare un bacio. In primo luogo Magritte cerca di focalizzarsi più sul gesto che sulle espressioni degli amanti. In secondo piano abbiamo anche la particolarità dei panni sui volti, che rendono il tutto più misterioso. Ciò infatti può essere inteso sia come l'impossibilità di comunicare, sia come il non conoscere fino in fondo la propria anima gemella. Nonostante tutto però i due si lasciano andare ai sentimenti senza pensare a questioni che, quando c'è di mezzo l'amore, diventano irrilevanti.

Tutti questi baci hanno due grandi punti in comune, ovvero esaltano la passione e sono liberi da vincoli o da canoni. Alcune tele riescono a raccontare storie, come quelle di Munch e Hayez, mentre altre offrono spunti di carattere filosofico, come quella di Magritte. Una cosa è certa: in quel periodo personalità come quelle di questi pittori credevano in un amore diverso, più sincero. E il loro pensiero in questo campo dovrebbe essere di grande ispirazione per le generazioni odierne.


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